1- quando e dove produci la tua arte?
mi metto a dipingere appena posso e mi ritaglio settimane d’isolamento se il quadro lo richiede...
dipingo su di una piccolissima veranda in Milano Lambrate (è un balcone chiuso da vetrate) ma è molto romantica.
2- quale ritieni sia l'opera più rappresentativa della tua produzione o che preferisci?
“Gli occhi di Edo”è un opera molto vecchia ma è stata la prima che mi ha fatto distaccare dalla rappresentazione in senso stretto.
3- condividi la tua ricerca con qualcuno o ti ritieni un solista?
mi piace condividere, anche perché mi affascinano le ricerche e i pensieri altrui, anche se poi vado avanti un po’ a mulo per la mia strada.
4- qual è stato, se l'hai vissuto, il periodo più difficile del tuo percorso fino ad ora?
ne ho vissuti un paio: il primo è stato il quarto anno di accademia; ho avuto un blocco assoluto e stavo malissimo. il secondo è stato un anno fa quando ho deciso di intraprendere un percorso un po’ diverso rispetto a quello che facevo, cmq più o meno ogni tre quadri c’è sempre un momento di crisi, soprattutto se uno di questi tre piace particolarmente.
5- quali sono stati i punti di svolta che hanno fatto crescere la tua arte?
capire serenamente che l’unica cosa che mi fa star veramente bene è continuare la mia ricerca aldilà di tutto e abbandonare una vita per inseguire questa convinzione.
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